Nuovo Cilento: la tradizione cooperativa incontra l’agricoltura 4.0
La Cooperativa Agricola Nuovo Cilento, una delle realtà più longeve e rappresentative del territorio cilentano, ha intrapreso un percorso deciso verso l’innovazione tecnologica in agricoltura, integrando soluzioni 4.0 per migliorare la qualità dei processi, la sostenibilità ambientale e la tracciabilità della produzione. Questo processo si sviluppa lungo tutta la filiera, dall’uliveto al frantoio, combinando tecnologie digitali, strumenti di monitoraggio avanzato e macchinari d’avanguardia.
Nel comparto agricolo, la cooperativa ha adottato le colonnine intelligenti WiForAgri per la raccolta dati in tempo reale. Questi dispositivi, progettati per l’agricoltura di precisione, monitorano parametri come umidità del suolo, temperatura, vento, pioggia e bagnatura fogliare. I dati vengono trasmessi via rete GSM a una piattaforma cloud che consente l’analisi predittiva e il supporto decisionale per una gestione efficiente dell’irrigazione e della difesa fitosanitaria. L’obiettivo è ridurre gli sprechi, ottimizzare le risorse e supportare scelte agronomiche consapevoli.
Nel frantoio, l’innovazione passa attraverso l’utilizzo di macchinari ad alto contenuto tecnologico forniti da Pieralisi, leader mondiale nel settore. Uno degli elementi centrali è il Protoreattore®, un sistema brevettato che rappresenta una vera rivoluzione nella fase di gramolatura. Grazie a un sistema continuo di trattamento termico e meccanico, il Protoreattore® consente di controllare con estrema precisione tempo, temperatura e intensità di lavorazione, ottimizzando l’estrazione dei polifenoli e degli aromi e migliorando la qualità organolettica dell’olio extravergine di oliva. Questo macchinario, oltre a garantire una maggiore efficienza energetica, permette un processo più veloce e più rispettoso della materia prima.
La fase successiva di separazione è affidata a centrifughe di nuova generazione, anch’esse fornite da Pieralisi. Tali impianti, descritti nei materiali tecnici dell’azienda, sono progettati per garantire una separazione continua dell’olio dalla sansa e dall’acqua di vegetazione, con un’elevata resa, bassi consumi energetici e possibilità di automazione e telecontrollo. L’intero sistema è integrabile in un impianto Industry 4.0, connesso digitalmente per la raccolta di dati in tempo reale e la manutenzione predittiva.
Accanto a queste tecnologie, la cooperativa ha sperimentato anche pratiche di agricoltura rigenerativa, come il Keyline Design, supportate da rilievi topografici digitali, GIS e strumenti di modellazione idraulica per la pianificazione dell’uso sostenibile delle risorse idriche. Questo approccio si integra con i dati raccolti dai sensori di campo e con strumenti di analisi predittiva basati su intelligenza artificiale e machine learning, sviluppati in collaborazione con enti di ricerca e università.
Il risultato è un modello agricolo e produttivo che non solo migliora la qualità dell’olio e la redditività delle produzioni, ma valorizza l’intero ecosistema territoriale, combinando sapere tradizionale e innovazione tecnologica in una visione cooperativa, condivisa e profondamente sostenibile.
